Posted by: In: Senza categoria 09 Set 2016 0 comments

La vendemmia del vino di Cleopatra. E’ cominciata la raccolta del brachetto 2016

Acqui Terme 9 settembre 2016- C’è qualcosa nell’aria durante la stagione della vendemmia. Forse è l’odore di uva appena raccolta, il brusio dei lavoratori in vigna o il rumore dei trattori che si affrettano a trasportare i grappoli di brachetto in Cantina per essere pigiati. Sta di fatto che in Piemonte, ogni anno, da fine agosto il popolo del Brachetto, dai vignaioli ai cantinieri, da trattoristi agli enologi ed agronomi, è impegnato nella raccolta dell’uva che arriva al culmine della maturazione migliore ed è pronta per diventare il vino che verrà, il Brachetto futuro, il migliore di sempre. Poi ci sono i profumi, gli odori soffici e penetranti, dolci e aspri che emanano dai vigneti e ancor più dalle cantine. È l’essenza della fermentazione dell’uva brachetto che si diffonde nell’aria e che, come dice la gente del posto, non è simile a nessun altro odore al mondo.

Sono gli aromi inconfondibili dell’uva brachetto che in questa prima decade di settembre viene vendemmiata sulle colline nell’Alto Monferrato, tra le province di Asti e Alessandria.

Siamo andati di persona in vigna a vedere i grappoli maturi, ricchi e sodi. Una bella soddisfazione per il vignaiolo dopo un anno intero di duro lavoro anche se sempre più aiutato da macchinari tecnologici all’avanguardia.

Il Brachetto d’Acqui 2016 che verrà, dicono gli enologi, sarà unico e irripetibile. Come tutte le annate passate e quelle che verranno. Dalle analisi di laboratorio sui campionamenti di uva anche per questa vendemmia sarà eccellente: aromi discreti, acidità molto buona come il colore  ed il grado zuccherino.

Fresco, leggero e profumato il Brachetto d’Acqui docg 2016 si potrà già stappare già nei primi giorni di dicembre, in tempo per le feste natalizie, ma anche per tutti i momenti conviviali che l’anno che verrà regalerà. Sembra incredibile che a pochi mesi dalla vendemmia si possa già assaporare questo dolce nettare tutto piemontese, ma è questa la scommessa del grande vino rosso dolce: essere pronto a pochi mesi dalla raccolta dell’uva per conservare in una bottiglia gli odori, i profumi, la fragranza e la freschezza dell’uva appena raccolta che sa di natura e di paesaggio incontaminato, raro e bellissimo.

Intanto, però, in questo ultimo scorcio d’estate, gustiamoci un calice di inconfondibile dolcezza e di sfumature vinose senza pari: è il Brachetto d’Acqui docg made in Piemonte.

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