Posted by: In: Le interviste, Testimonials 21 Set 2019 0 comments

Raccolta nei filari, portata in cantina e poi? La vendemmia del brachetto è terminata ed è stata un successo, anche se la quantità dei grappoli è risultata ridotta rispetto ad altre vendemmie. Ma che accade agli acini una volta portati in Cantina? Come diventano vino? Lo spiega, in questo rapido video tutorial, Elio Pescarmona, enologo e tecnico di lungo corso, già vicepresidente del Consorzio di Tutela, con una grande esperienza nel mondo del Brachetto. Ecco quello che ci ha rivelato il 20 settembre, ultimo giorno della vendemmia 2019 del brachetto.

Posted by: In: News from the blogs 05 Set 2019 0 comments

La vendemmia fa un po’ dimenticare le tribolazioni di uno dei viti più celebri e incomprensibilmente travagliati del Piemonte: il Brachetto.
Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di tutela del più famoso vino rosso piemontese dolce (da un anno anche in versione secca) a docg, conferma le indicazioni dei suoi colleghi. Dice: «Abbiamo cominciato a  staccare i grappoli di brachetto in queste ore. Ottima uva, con profumi, sapore e gradazioni da super annata. Il clima ci ha aiutato a gestore al meglio il vigneto e i risultati si vedono. Il brachetto dirà ancora la sua e sarà al meglio».

http://www.saporidelpiemonte.net/blog/vendemmia-2019-parlano-i-consorzi-di-tutela-grappoli-belli-sani-e-quantita-adeguata-il-vigneto-piemonte-si-presenta-al-meglio-raccolta-gia-avviata-per-alcune-varieta/

Come sono cambiati, nelle ultime settimane, i grappoli di brachetto in questa estate 2019? Per rispondere ecco la galleria definitiva di immagini realizzate tra il mese di agosto e i primi giorni di settembre: dall’ivaiatura, cioè dai primi cambiamenti di colore degli acini che da verdi sono via via diventati rosa cipria e rosso scuro, alla quasi completa maturazione, al completamento della quale, entro settembre, seguirà la raccolta dei grappoli che, come si vedrà dalle immagini, si presentano pieni, bellissimi, sani e anche molto buoni. Diventeranno Brachetto d’Acqui docg e Acqui docg Rosé per celebrare un’annata favolosa che dà dignità a un territorio e a vini unici al mondo.

Un oro e un bronzo l’Acqui docg Rosè conquista posti sul podio, un primo e un terzo posto, nella speciale degustazione alla cieca organizzata qualche giorno fa dal Consorzio di Tutela. «È stato un modo per verificare la qualità e la bevibilità dei nostri rosè a base di uve brachetto» ha commentato il presidente del Consorzio del Brachetto e vini d’Acqui, Paolo Ricagno. 
Venti campioni, rigorosamente anonimi, di spumanti rosati tra cui cinque Acqui docg Rosé, un paio di Champagne, un Metodo Classico italiano e altri spumanti metodo Martinotti da Piemonte, Lombardia ed Emilia. 
Inoltre in degustazione cieca c’erano anche cinque campioni di vino rosato “tappo raso” tra cui un Acqui docg Rosé, due vini  francesi e un paio di altri italiani non piemontesi. 
Il risultato è stato che l’Acqui docg Rosé si è piazzato al primo posto tra i vini rosati “tappo raso” e al terzo posto tra gli spumanti (al primo e secondo posto due spumanti italiani Metodo Martinotti) staccando persino i blasonati Champagne rosé. 
A degustare i campioni rappresentanti di aziende sia consorziate sia non aderenti al Consorzio, enologi,enotecnici e direttori  delle reti commerciali. «La degustazione è stata molto apprezzata e non è escluso che se ne organizzerà un’altra, magari aperta ai mezzi di informazione, a fine anno» ha commentato Paolo Ricagno.

Posted by: In: Senza categoria 13 Lug 2019 0 comments

Un gioco di parole non originalissimo, è vero, che, però, bene presenta l’iniziativa del prossimo 18 luglio ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria. Dalle 21, in piazza Conciliazione, infatti, ci sarà un’intervista “frizzante” con Arturo Brachetti, famoso ed estroso attore trasformista (di grande successo i suoi spettacoli dove si cambia d’abito e cambia personaggio in pochi secondi) che è anche autore e regista. L’organizzazione è del Attraverso Festival. E in questo ambito da segnalare che i brindisi della serata saranno tutti a base di Acqui docg Rosé, la nuova tipologia di bollicine non dolci ottenute da uve brachetto che sta suscitando molta attenzione e curiosità sia tra le aziende produttrici sia tra i consumatori. L’iniziativa è stata coordinata con il Consorzio di Tutela del Brachetto e vini d’Acqui.

Il manifesto della serata del 18 luglio

Un tardo pomeriggio d’inizio estate, una strada che s’inerpica sulla collina di una delle “piccole grandi patrie” del Brachetto d’Acqui docg e le vigne con i grappoli che maturano sotto un cielo che fa sognare. È la nostra dedica a tutti coloro, e sono tanti, che amano il Brachetto, un vino raro e pregiato che nasce in un paesaggio unico, un paesaggio che uomini e donne innamorati di questa terra hanno contribuito a far diventare Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Ecco la nostra dedica al Brachetto d’Acqui docg 2019.

Il Brachetto abbraccia il mondo dei blogger e influencer di vino-cibo, fashion e life style di Milano e il risultato non poteva che essere spumeggiante.
Nei giorni scorsi, su invito del Consorzio di Tutela, alcuni dei più seguiti e autorevoli blogger e influencer di moda, life style e cibo-vino che operano nella zona del Milanese hanno visitato l’area di produzione del Brachetto e sono stati protagonisti di un tour che ha toccato Acqui Terme, in provincia di Alessandria, una delle patrie del Brachetto, con la sua Bollente, la caratteristica fontana nel centro città da cui sgorga acqua sulfurea naturalmente calda.
Blogger e influencer hanno visitato anche i vigneti del Brachetto con aperitivo a sorpresa in vigna presso la big banch, la grande panchina, rosa ad Alice Bel Colle. Inoltre hanno seguito una degustazione guidata da sommelier di Brachetto d’Acqui e Acqui docg in abbinamento a piatti del territorio, con un assaggio sensoriale alla scoperta dei profumi unici del Brachetto.
Gli ospiti hanno anche visitato una Cantina di vinicola scoprendo, con l’assistenza di un enologo, i passaggi del processo di produzione vinicola con degustazione finale dei mosti destinati a diventare Brachetto d’Acqui e Acqui rosé. Al centro del tour, che ha riscosso l’apprezzamento dei blogger, l’attività di informazione e divulgazione del mondo del Brachetto con i suoi vini di punta, il Brachetto d’Acqui e il nuovo nato l’Acqui docg rosé raccontati insieme alla cultura e le bellezze di un territorio che ha enormi potenzialità in campo turistico ancora tutte da sfruttare e volano ideale per le produzione agroalimentari locali d’eccellenza, vino in testa.
Questi i blogger e gli influencer che hanno aderito all’iniziativa del Consorzio: Alessia Foglia, www.alessafoglia.com; Chic Neverland, www.chicneverland.com; La Cucina Che Vale, www.lacucinachevale.com; Laura Chiari, www.instagram.com/laurachiari_8/; Diana Bancale, www.inviaggiodasola.com; Tacchi e pentole, www.tacchiepentole.com; Cristiana Banchetti, www.rimmelacolazione.it, Vivere per raccontarla, www.vivereperraccontarla.com; Mare di Sicilia e dintorni, www.maredisiciliaedintorni.it.

Posted by: In: Testimonials 05 Giu 2019 0 comments

Lo scorso 30 maggio a Roma il Comitato Nazionale Vini DOP e IGP ha approvato la modifica del disciplinare di produzione del Brachetto, l’unico vino spumante naturalmente rosato con la docg, cioè con la denominazione d’origine controllata e garantita, ottenuto da un unico vitigno al cento per cento piemontese e italiano che ora si potrà imbottigliare non solo nell’area di produzione, ma anche nelle regioni che confinano con il Piemonte.

L’Acqui docg Rosé, variante non dolce del Brachetto, vino spumante con tipologie da extra brut a demi–sec da uve aromatiche brachetto, ha ottenuto la modifica del disciplinare che ne permetterà la presa di spuma e l’imbottigliamento in Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Valle d’Aosta.

Il disciplinare permette anche di vinificare solo in zona un Acqui D.O.C.G. nella versione cosidetta – “ferma”- vino, rosè e rosso non dolce, che alcuni produttori dell’acquese stanno già proponendo sul mercato con annata 2018.

«È un grande risultato che permetterà a questa tipologia ipotesi di sviluppo interessanti che spero saranno colte dalle Case spumantiere» è il commento di Paolo Ricagno, presidente del Consorzio di Tutela del Brachetto e Vini d’Acqui che recentemente è stato confermato alla guida dell’Ente. 
La modifica del disciplinare che permette l’imbottigliamento fuori dall’area piemontese della docg è auspicata dal Consorzio da quasi un paio d’anni. Il risultato è stato possibile grazie anche al supporto della Regione Piemonte.

«Purtroppo la lunghezza dell’iter burocratico ci ha rallentati – spiega Ricagno -, ma alla fine – aggiunge – abbiamo raggiunto lo scopo e crediamo di aver fornito alla filiera del Brachetto uno strumento in più di sviluppo e contenimento di una crisi che da troppo tempo attanaglia soprattutto i viticoltori».

Parole di speranza che ora attendono l’interesse delle Case vinicole nei confronti dell’Acqui D.O.C.G. Rosé. Dice Ricagno: «Ci sono già stati contatti interessanti. Il nostro impegno c’è tutto. Ora deve arrivare la collaborazione di tutto il comparto».

Ora, per rendere operativa la modifica, si attende la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale e del decreto ministeriale.

Qui sotto la videointervista al presidente Paolo Ricagno.

«Il mondo del Brachetto non cambia pelle per resistere alle intemperie e predisporre ancora una volta quelle contromisure necessarie non solo alla sopravvivenza, ma anche alla sua giusta e sacrosanta valorizzazione commerciale e culturale». È un’analisi precisa e puntuale quella che fa Paolo Ricagno dopo la sua rielezione a presidente del Consorzio del Brachetto.

Con Ricagno sono stati eletti due vice presidenti: Alberto Lazzarino direttore di Banfi e Bruno Fortunato, presidente della Cantina cooperativa Tre Secoli di Mombaruzzo e Ricaldone.

La presidenza dell’Ente, per alternanza, avrebbe dovuto passare alla parte industriale che, però, ha voluto indicare Ricagno come referente. Ha spiegato Lazzarino: «Abbiamo confermato Paolo Ricagno al ruolo di presidente perché siamo convinti che sia necessaria una continuità di progetti e iniziative pro mondo del Brachetto».
Ha aggiunto Ricagno: «Ora più che mai è necessaria l’unità della filiera. Il momento è delicato con nuovi prodotti da lanciare, prodotti storici da rivalutare e problemi di mercato da risolvere».

Del nuovo Cda fanno parte per i produttori di uva: Bianca Viotti (Viotti Vini), Giovanni Chiarle (Cantina di Nizza), Polidoro Evasio Marabese (Cantina di Maranzana), Fabio Marian (La Torre di Castel Rocchero), Silvano Marchetti (Cascina Bastieri), Andrea Maccario (Cantina di Cassine);
per gli imbottigliatori: Alberto Lazzarino (Banfi), Germano Bosio (Capetta), Giovanni Marzagalli (Davide Campari Spa), Massimo Marasso (F.lli Martini Spa), Gianfranco Santero (958 Santero); per i vinificatori: Paolo Ricagno (Cantina Vecchia Alice Bel Colle), Filippo Mobrici (Bersano Vini ), Bruno Fortunato (Cantina Tre Secoli), Alberto Canino (Giovanni Bosca Tosti Spa), Giovanni Frola (Cantina di Fontanile), Andrea Capussotti (F.lli Gancia).
Nel collegio sindacale oltre a Barbara Carrero (presidente) e Giovanni Bertone entrambi dello Studio Bertone Fassio entrano Enzo Gerbi (Cantina Sei Castelli), Claudio Negrino (Cantina di Alice bel Colle) e Giuseppe Bologna (Braida).

Un giovane wineblogger e appassionato di vini, Simone Roveda, sempre a caccia di novità e con il pallino della scrittura. La ricetta è quella classica dell’eno-blog che con Winery Lovers acquista freschezza e agilità.
Qui il reportage che WL ha riservato all’Acqui docg Rosé, ultima novità del mondo del Brachetto. Descrizioni e sensazioni, rigorosamente in inglese, appassionate per chi, come Simone, ama il vino in tutte le sue espressioni. Grazie. Il link al post che parla dell’Acqui docg Rosé è qui.