Posted by: In: Senza categoria 10 Apr 2020 0 comments

Un breve video per farvi e farci gli auguri in questo periodo non facile per il nostro grande e bel Paese. Le difficoltà ci sono, le sfide sono importanti, ma uniti ce la faremo. Non è solo un modo di dire, è quello che siamo noi italiani che riusciamo a tirare fuori il meglio nei momenti più difficili. Certo ci sono e ci saranno problemi, intoppi, errori. Ma noi del Brachetto, come tanti altri comparti e filiere produttive italiane, ci stiamo attrezzando per ripartire, più motivati e forti di prima. Perché noi siamo l’Italia. Auguri a tutti e ricordiamoci: #iorestoacasa #andràtuttobene.

Il Consorzio del Brachetto, insieme a quelli dell’Asti e del Moscato d’Asti e della Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, ha lanciato un’iniziativa di solidarietà che, mai come in questo momento, ribadisce come sia davvero il momento della responsabilità. Qui di seguito il testo del comunicato congiunto diffuso oggi.

#andràtuttobene #iorestoacasa #forzapiemonte #forzaitalia

I Consorzi del Brachetto d’Acqui docg, dell’Asti e del Moscato d’Asti docg e il Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato si uniscono nella raccolta di fondi da devolvere alla Regione Piemonte per la lotta all’epidemia da Covid-19 e stanziano diecimila euro ognuno, trentamila euro in totale, per l’acquisto di tre respiratori indispensabili all’assistenza dei malati più gravi.

Paolo Ricagno, presidente del Consorzio del Brachetto d’Acqui, Romano Dogliotti, a capo del Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti e Filippo Mobrici, presidente del Consorzio Barbera d’Asti e Vini del Monferrato, nell’annunciare quello che definiscono come un doveroso ringraziamento da parte della filiera vitivinicola piemontese a chi da settimane è impegnato nella lotta contro la pandemia da Covid -19, hanno sottolineato l’assoluta unità di intenti dei tre enti di tutela in un periodo così complicato per il Piemonte, per l’Italia e per il mondo intero. «Nessuno può tirarsi fuori da questa lotta che potremo vincere solo se saremo uniti, come piemontesi, come italiani, come europei e come cittadini del mondo» hanno detto i tre presidenti.
La donazione dei tre Consorzi piemontesi del vino s’inserisce nell’azione “Insieme possiamo farlo” avviata in questi giorni dalla Giunta regionale del presidente Alberto Cirio e coordinata dall’assessorato regionale alla Sanità guidato dall’assessore Luigi Icardi. 
Il progetto prevede donazioni su un conto corrente dedicato i cui proventi serviranno interamente a sostenere le strutture sanitarie piemontesi e l’acquisto di dispositivi medici a favore dei malati di Covid-19.

Come sono cambiati, nelle ultime settimane, i grappoli di brachetto in questa estate 2019? Per rispondere ecco la galleria definitiva di immagini realizzate tra il mese di agosto e i primi giorni di settembre: dall’ivaiatura, cioè dai primi cambiamenti di colore degli acini che da verdi sono via via diventati rosa cipria e rosso scuro, alla quasi completa maturazione, al completamento della quale, entro settembre, seguirà la raccolta dei grappoli che, come si vedrà dalle immagini, si presentano pieni, bellissimi, sani e anche molto buoni. Diventeranno Brachetto d’Acqui docg e Acqui docg Rosé per celebrare un’annata favolosa che dà dignità a un territorio e a vini unici al mondo.

Un oro e un bronzo l’Acqui docg Rosè conquista posti sul podio, un primo e un terzo posto, nella speciale degustazione alla cieca organizzata qualche giorno fa dal Consorzio di Tutela. «È stato un modo per verificare la qualità e la bevibilità dei nostri rosè a base di uve brachetto» ha commentato il presidente del Consorzio del Brachetto e vini d’Acqui, Paolo Ricagno. 
Venti campioni, rigorosamente anonimi, di spumanti rosati tra cui cinque Acqui docg Rosé, un paio di Champagne, un Metodo Classico italiano e altri spumanti metodo Martinotti da Piemonte, Lombardia ed Emilia. 
Inoltre in degustazione cieca c’erano anche cinque campioni di vino rosato “tappo raso” tra cui un Acqui docg Rosé, due vini  francesi e un paio di altri italiani non piemontesi. 
Il risultato è stato che l’Acqui docg Rosé si è piazzato al primo posto tra i vini rosati “tappo raso” e al terzo posto tra gli spumanti (al primo e secondo posto due spumanti italiani Metodo Martinotti) staccando persino i blasonati Champagne rosé. 
A degustare i campioni rappresentanti di aziende sia consorziate sia non aderenti al Consorzio, enologi,enotecnici e direttori  delle reti commerciali. «La degustazione è stata molto apprezzata e non è escluso che se ne organizzerà un’altra, magari aperta ai mezzi di informazione, a fine anno» ha commentato Paolo Ricagno.

Posted by: In: Senza categoria 13 Lug 2019 0 comments

Un gioco di parole non originalissimo, è vero, che, però, bene presenta l’iniziativa del prossimo 18 luglio ad Acqui Terme, in provincia di Alessandria. Dalle 21, in piazza Conciliazione, infatti, ci sarà un’intervista “frizzante” con Arturo Brachetti, famoso ed estroso attore trasformista (di grande successo i suoi spettacoli dove si cambia d’abito e cambia personaggio in pochi secondi) che è anche autore e regista. L’organizzazione è del Attraverso Festival. E in questo ambito da segnalare che i brindisi della serata saranno tutti a base di Acqui docg Rosé, la nuova tipologia di bollicine non dolci ottenute da uve brachetto che sta suscitando molta attenzione e curiosità sia tra le aziende produttrici sia tra i consumatori. L’iniziativa è stata coordinata con il Consorzio di Tutela del Brachetto e vini d’Acqui.

Il manifesto della serata del 18 luglio

«Il mondo del Brachetto non cambia pelle per resistere alle intemperie e predisporre ancora una volta quelle contromisure necessarie non solo alla sopravvivenza, ma anche alla sua giusta e sacrosanta valorizzazione commerciale e culturale». È un’analisi precisa e puntuale quella che fa Paolo Ricagno dopo la sua rielezione a presidente del Consorzio del Brachetto.

Con Ricagno sono stati eletti due vice presidenti: Alberto Lazzarino direttore di Banfi e Bruno Fortunato, presidente della Cantina cooperativa Tre Secoli di Mombaruzzo e Ricaldone.

La presidenza dell’Ente, per alternanza, avrebbe dovuto passare alla parte industriale che, però, ha voluto indicare Ricagno come referente. Ha spiegato Lazzarino: «Abbiamo confermato Paolo Ricagno al ruolo di presidente perché siamo convinti che sia necessaria una continuità di progetti e iniziative pro mondo del Brachetto».
Ha aggiunto Ricagno: «Ora più che mai è necessaria l’unità della filiera. Il momento è delicato con nuovi prodotti da lanciare, prodotti storici da rivalutare e problemi di mercato da risolvere».

Del nuovo Cda fanno parte per i produttori di uva: Bianca Viotti (Viotti Vini), Giovanni Chiarle (Cantina di Nizza), Polidoro Evasio Marabese (Cantina di Maranzana), Fabio Marian (La Torre di Castel Rocchero), Silvano Marchetti (Cascina Bastieri), Andrea Maccario (Cantina di Cassine);
per gli imbottigliatori: Alberto Lazzarino (Banfi), Germano Bosio (Capetta), Giovanni Marzagalli (Davide Campari Spa), Massimo Marasso (F.lli Martini Spa), Gianfranco Santero (958 Santero); per i vinificatori: Paolo Ricagno (Cantina Vecchia Alice Bel Colle), Filippo Mobrici (Bersano Vini ), Bruno Fortunato (Cantina Tre Secoli), Alberto Canino (Giovanni Bosca Tosti Spa), Giovanni Frola (Cantina di Fontanile), Andrea Capussotti (F.lli Gancia).
Nel collegio sindacale oltre a Barbara Carrero (presidente) e Giovanni Bertone entrambi dello Studio Bertone Fassio entrano Enzo Gerbi (Cantina Sei Castelli), Claudio Negrino (Cantina di Alice bel Colle) e Giuseppe Bologna (Braida).

Posted by: In: Senza categoria 22 Set 2016 0 comments

Dal 22 al 25 settembre Torino apre le porte a  Terra Madre-Salone del Gusto, i protagonisti della terra e del cibo esporranno tra  i luoghi più belli e simbolici della  città. Sono moltissimi gli appuntamenti da non perdere, tra questi  sabato 24 settembre ore 11 presso il Parco del Valentino, nello stand del Mipaaf Area B, il CREA (Centro di ricerca per Enologia di Asti) ed in collaborazione con il Consorzio di tutela del Brachetto d’Acqui DOCG apriranno alle ore 11:00 il talk show sui  vini aromatici piemontesi delle colline Unesco:  i visitatori avranno l’opportunità di partecipare al “percorso sensoriale tra i profumi del Brachetto d’Acqui DOCG” e dell’Asti docg.  La ricercatrice Federica  Bonello condurrà le degustazioni sensoriali dei due aromatici Piemontesi, l’assaggio dell’uva brachetto e moscato bianco appena raccolti. In anteprima a poche ore dalla vendemmia, verrà proposto il  mosto 2016. L’ingresso è libero con venti  posti disponibili.

Posted by: In: Senza categoria 09 Set 2016 0 comments

Acqui Terme 9 settembre 2016- C’è qualcosa nell’aria durante la stagione della vendemmia. Forse è l’odore di uva appena raccolta, il brusio dei lavoratori in vigna o il rumore dei trattori che si affrettano a trasportare i grappoli di brachetto in Cantina per essere pigiati. Sta di fatto che in Piemonte, ogni anno, da fine agosto il popolo del Brachetto, dai vignaioli ai cantinieri, da trattoristi agli enologi ed agronomi, è impegnato nella raccolta dell’uva che arriva al culmine della maturazione migliore ed è pronta per diventare il vino che verrà, il Brachetto futuro, il migliore di sempre. Poi ci sono i profumi, gli odori soffici e penetranti, dolci e aspri che emanano dai vigneti e ancor più dalle cantine. È l’essenza della fermentazione dell’uva brachetto che si diffonde nell’aria e che, come dice la gente del posto, non è simile a nessun altro odore al mondo.

Sono gli aromi inconfondibili dell’uva brachetto che in questa prima decade di settembre viene vendemmiata sulle colline nell’Alto Monferrato, tra le province di Asti e Alessandria.

Siamo andati di persona in vigna a vedere i grappoli maturi, ricchi e sodi. Una bella soddisfazione per il vignaiolo dopo un anno intero di duro lavoro anche se sempre più aiutato da macchinari tecnologici all’avanguardia.

Il Brachetto d’Acqui 2016 che verrà, dicono gli enologi, sarà unico e irripetibile. Come tutte le annate passate e quelle che verranno. Dalle analisi di laboratorio sui campionamenti di uva anche per questa vendemmia sarà eccellente: aromi discreti, acidità molto buona come il colore  ed il grado zuccherino.

Fresco, leggero e profumato il Brachetto d’Acqui docg 2016 si potrà già stappare già nei primi giorni di dicembre, in tempo per le feste natalizie, ma anche per tutti i momenti conviviali che l’anno che verrà regalerà. Sembra incredibile che a pochi mesi dalla vendemmia si possa già assaporare questo dolce nettare tutto piemontese, ma è questa la scommessa del grande vino rosso dolce: essere pronto a pochi mesi dalla raccolta dell’uva per conservare in una bottiglia gli odori, i profumi, la fragranza e la freschezza dell’uva appena raccolta che sa di natura e di paesaggio incontaminato, raro e bellissimo.

Intanto, però, in questo ultimo scorcio d’estate, gustiamoci un calice di inconfondibile dolcezza e di sfumature vinose senza pari: è il Brachetto d’Acqui docg made in Piemonte.

Posted by: In: Senza categoria 27 Mag 2016 0 comments

Domenica 22 maggio sarà visitabile gratuitamente Palazzo Gazelli in Asti, con le sue storiche Cantine.

Asti, 11 maggio 2016 – Dopo il grande successo dello scorso anno, arriva in Piemonte la sesta edizione delle Giornate Nazionali A.D.S.I., l’iniziativa annuale dell’Associazione delle Dimore Storiche Italiane, che si svolgerà domenica 22 maggio 2016.

L’obiettivo delle Giornate Nazionali A.D.S.I. che, aprendo le dimore storiche private soggette a vincolo di tutta Italia e rendendole visitabili, intendono accrescere la consapevolezza dell’importanza dei beni culturali privati per il patrimonio storico-architettonico italiano la cui conservazione gode di un sostegno limitato da parte del settore pubblico.

Grazie a questa iniziativa, che ha recentemente ricevuto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica e il Patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, i visitatori potranno accedere gratuitamente a meravigliosi castelli, palazzi, ville, cortili e giardini spesso non aperti al pubblico, ed essere talvolta guidati dagli stessi proprietari alla scoperta di un patrimonio storico e artistico ancora poco conosciuto.

Tra le oltre 20 dimore che prendono parte all’iniziativa dislocate in tutte le province del territorio piemontese, nell’Astigiano aprirà le porte al pubblico Palazzo Gazelli (via Quintino Sella, 46 – 14100 AT): con i suoi cortili, le sue scuderie e cantine nel centro storico di Asti, con orario dalle 10:00 alle 12:00 e dalle 15:00 alle 17:00. Le Sale al piano terreno sono accessibili ai portatori di handicap. Gradita prenotazione al numero 348 7152273.
Sempre presso Palazzo Gazelli i visitatori avranno anche l’opportunità di partecipare al “percorso sensoriale tra i profumi del Brachetto d’Acqui DOCG” offerto dal Consorzio di Tutela Brachetto d’Acqui ed in collaborazione con il CREA (Centro di ricerca per l’enologia di Asti) a cura della dr.ssa Maria Carla Cravero e dr.ssa Federica Bonello.
Alle ore 17:00 concerto del Gruppo Corale Polifonico Europa Cantat di Reano.

Di seguito le indicazioni di apertura e i dettagli per accedere alle altre due dimore in provincia di Asti:
Castello di San Martino Alfieri (piazza Alfieri, 28 – 14010 San Martino Alfieri, AT): Visita del parco, delle cantine storiche e orangerie. Degustazione gratuita finale vino “La Tota”, Barbera d’Asti DOCG Orari: 4 visite guidate ore 9:30 – 11:30 – 15:00 – 17:00.
Prenotazione obbligatoria all’indirizzo locanda@marchesialfieri.it tel 335 1805324 o 0141 976015;

Castello di Robella (piazza V. Veneto, 10 – 14020 Robella, AT): Visita libera del parco e visite guidate a piccoli gruppi alla torre del Castello. Orari: dalle 10:30 alle 18:00. Visita guidata delle cantine dalle 15:30 alle 16:30. Sabato 21 maggio alle ore 16:00 si terrà il Convegno “I Radicati e il Contado di Cocconato – alle origini di un cortile medievale”, iniziativa culturale sulle origini del contado di Cocconato e della famiglia Radicati.
Prenotazione gradita all’indirizzo monferrato30@gmail.com;

Per maggiori informazioni: www.adsi.it/giornate-piemonte-2016www.palazzogazelli.itwww.brachettodacqui.comwww.isenologia.it

Posted by: In: Senza categoria 12 Mag 2016 0 comments

«Continuità necessaria per il rilancio di un grande vino che deve tornare ad essere alfiere del Made in Italy»

10 maggio 2016 – Paolo Ricagno, presidente della Cantina sociale Vecchia Alice e Sessame, è stato riconfermato alla guida del Consorzio di Tutela del Brachetto di cui è presidente da sei mandati. Resterà in carica fino alla primavera 2019.

Con lui, in seno al consiglio direttivo dell’ente, sono stati eletti: Elio Pescarmona, vice presidente di parte agricola e direttore della Cantina Tre Secoli di Mombaruzzo e Alberto Lazzarino, vicepresidente di parte industriale, direttore di Banfi srl con distaccamento a Strevi.

Il Consiglio di Amministrazione, che resterà in carica per il triennio 2016-2018, è composto per la parte agricola in rappresentanza dei Produttori di uva da Giovanni Chiarle (Cantina Sociale di Nizza Monferrato), Evasio Polidoro Marabese (Cantina Sociale di Maranzana), Gianpaolo Menotti (Cantina Sociale La Torre di Castel Rocchero), Silvano Marchetti (Cascina Bastieri) Pier Luigi Botto (az. Agr. Convento Cappuccini). Per i Vinificatori: Filippo Mobrici (Bersano Vini di Nizza Monferrato), Elio Pescarmona (Tre Secoli), Paolo Ricagno (Vecchia Alice Sessame), Giovanni Frola (Cantine di Fontanile), Pier Giorgio Cane (F.lli Gancia di Canelli), Andrea Maccario (Cantina Sociale di Cassine). Per le Case spumantiere sono consiglieri: Germano Bosio (Capetta di Santo Stefano Belbo), Alberto Canino (Giovanni Bosca Tosti di Canelli), Alberto Lazzarino (Banfi), Mauro Arione (Arione di Canelli), Giovanni Marzagalli (Campari), Massimo Marasso (F.lli Martini di Cossano Belbo). Tra le giovani leve “riserve” che potrebbero subentrare al Consiglio di Amministrazione sono stati eletti: Silvio Bragagnolo (Az. Bragagnolo vini passiti di Strevi); Bianca Viotti (Az. Agr. Viotti Vini di Castel Rocchero), Stefano Ricagno (Az. Cuvage di Acqui Terme) e Massimo Lovisolo (So.Vi.Pi di Calamandrana).

Ha detto Paolo Ricagno: «La mia rielezione è il segnale esplicito, visibile e forte di quella continuità che è necessaria al rilancio di un vino che ha ancora enormi margini di promozione e che deve ritornare tra i prodotti italiani che rappresentano al meglio il “Made in Italy” nel mondo».

Il Consorzio Tutela Vini d’Acqui, con 60 aziende associate, nasce nel 1992 ad Acqui Terme con lo scopo di controllare e regolamentare la crescita del Brachetto e tutelarne il territorio (circa 1.300 ha tra doc e docg), programmando la produzione, incentivandone la commercializzazione con un forte impegno di promozione e valorizzazione sui mercati nazionale ed internazionale. L’ente è stato il principale promotore del conferimento della docg al Brachetto d’Acqui, ottenuta nel 1996 e che ha definito con maggiore precisione anche dal punto di vista legale e amministrativo le peculiarità di questo vino distinguendolo nettamente dalle altre produzioni. Ad oggi la commercializzazione tra doc e docg è di 4.400.000 bottiglie vendute principalmente in Italia e Stati Uniti.