Come sono cambiati, nelle ultime settimane, i grappoli di brachetto in questa estate 2019? Per rispondere ecco la galleria definitiva di immagini realizzate tra il mese di agosto e i primi giorni di settembre: dall’ivaiatura, cioè dai primi cambiamenti di colore degli acini che da verdi sono via via diventati rosa cipria e rosso scuro, alla quasi completa maturazione, al completamento della quale, entro settembre, seguirà la raccolta dei grappoli che, come si vedrà dalle immagini, si presentano pieni, bellissimi, sani e anche molto buoni. Diventeranno Brachetto d’Acqui docg e Acqui docg Rosé per celebrare un’annata favolosa che dà dignità a un territorio e a vini unici al mondo.

Un oro e un bronzo l’Acqui docg Rosè conquista posti sul podio, un primo e un terzo posto, nella speciale degustazione alla cieca organizzata qualche giorno fa dal Consorzio di Tutela. «È stato un modo per verificare la qualità e la bevibilità dei nostri rosè a base di uve brachetto» ha commentato il presidente del Consorzio del Brachetto e vini d’Acqui, Paolo Ricagno. 
Venti campioni, rigorosamente anonimi, di spumanti rosati tra cui cinque Acqui docg Rosé, un paio di Champagne, un Metodo Classico italiano e altri spumanti metodo Martinotti da Piemonte, Lombardia ed Emilia. 
Inoltre in degustazione cieca c’erano anche cinque campioni di vino rosato “tappo raso” tra cui un Acqui docg Rosé, due vini  francesi e un paio di altri italiani non piemontesi. 
Il risultato è stato che l’Acqui docg Rosé si è piazzato al primo posto tra i vini rosati “tappo raso” e al terzo posto tra gli spumanti (al primo e secondo posto due spumanti italiani Metodo Martinotti) staccando persino i blasonati Champagne rosé. 
A degustare i campioni rappresentanti di aziende sia consorziate sia non aderenti al Consorzio, enologi,enotecnici e direttori  delle reti commerciali. «La degustazione è stata molto apprezzata e non è escluso che se ne organizzerà un’altra, magari aperta ai mezzi di informazione, a fine anno» ha commentato Paolo Ricagno.

Un tardo pomeriggio d’inizio estate, una strada che s’inerpica sulla collina di una delle “piccole grandi patrie” del Brachetto d’Acqui docg e le vigne con i grappoli che maturano sotto un cielo che fa sognare. È la nostra dedica a tutti coloro, e sono tanti, che amano il Brachetto, un vino raro e pregiato che nasce in un paesaggio unico, un paesaggio che uomini e donne innamorati di questa terra hanno contribuito a far diventare Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Ecco la nostra dedica al Brachetto d’Acqui docg 2019.

Un giovane wineblogger e appassionato di vini, Simone Roveda, sempre a caccia di novità e con il pallino della scrittura. La ricetta è quella classica dell’eno-blog che con Winery Lovers acquista freschezza e agilità.
Qui il reportage che WL ha riservato all’Acqui docg Rosé, ultima novità del mondo del Brachetto. Descrizioni e sensazioni, rigorosamente in inglese, appassionate per chi, come Simone, ama il vino in tutte le sue espressioni. Grazie. Il link al post che parla dell’Acqui docg Rosé è qui.