Un oro e un bronzo l’Acqui docg Rosè conquista posti sul podio, un primo e un terzo posto, nella speciale degustazione alla cieca organizzata qualche giorno fa dal Consorzio di Tutela. «È stato un modo per verificare la qualità e la bevibilità dei nostri rosè a base di uve brachetto» ha commentato il presidente del Consorzio del Brachetto e vini d’Acqui, Paolo Ricagno. 
Venti campioni, rigorosamente anonimi, di spumanti rosati tra cui cinque Acqui docg Rosé, un paio di Champagne, un Metodo Classico italiano e altri spumanti metodo Martinotti da Piemonte, Lombardia ed Emilia. 
Inoltre in degustazione cieca c’erano anche cinque campioni di vino rosato “tappo raso” tra cui un Acqui docg Rosé, due vini  francesi e un paio di altri italiani non piemontesi. 
Il risultato è stato che l’Acqui docg Rosé si è piazzato al primo posto tra i vini rosati “tappo raso” e al terzo posto tra gli spumanti (al primo e secondo posto due spumanti italiani Metodo Martinotti) staccando persino i blasonati Champagne rosé. 
A degustare i campioni rappresentanti di aziende sia consorziate sia non aderenti al Consorzio, enologi,enotecnici e direttori  delle reti commerciali. «La degustazione è stata molto apprezzata e non è escluso che se ne organizzerà un’altra, magari aperta ai mezzi di informazione, a fine anno» ha commentato Paolo Ricagno.

Un tardo pomeriggio d’inizio estate, una strada che s’inerpica sulla collina di una delle “piccole grandi patrie” del Brachetto d’Acqui docg e le vigne con i grappoli che maturano sotto un cielo che fa sognare. È la nostra dedica a tutti coloro, e sono tanti, che amano il Brachetto, un vino raro e pregiato che nasce in un paesaggio unico, un paesaggio che uomini e donne innamorati di questa terra hanno contribuito a far diventare Patrimonio dell’Umanità tutelato dall’Unesco. Ecco la nostra dedica al Brachetto d’Acqui docg 2019.

Pubblichiamo una galleria di immagini di Vittorio Ubertone realizzate in occasione della 53ª edizione del Vinitaly di Verona.
Le fotografie, in forma di reportage, testimoniano la passione e la competenza dei produttori di una filiera viva e operosa.

Posted by: In: Le interviste 10 Apr 2019 0 comments Tags: , ,

Questa volta Brachettoblog.com racconta le mille voci e i mille volti del mondo del Brachetto direttamente dalla 53ª edizione del Vinitaly di Verona (7-10 aprile).
Una kermesse, quella veronese, che è vetrina immancabile per il Consorzio di Tutela, guidato dal presidente Paolo Ricagno, e per le tante Case vinicole, di ogni dimensione, che credono e investono nel futuro del Brachetto come vino raro e unico del panorama vitivinicolo italiano e mondiale.
Una filiera, quella del Brachetto, che resta aperta alle innovazioni senza dimenticare le tradizioni di un vitigno tra i più antichi del Piemonte che è stato e resta autoctono ancora oggi italiano al 100%.
Ed è per dimostrare questi valori di storicità, ma disponibile a percorrere nuove strade, che pubblichiamo una galleria di video interviste realizzate al 53° Vinitaly. Un mosaico fatto di idee, progetti, speranze e determinazione che animano il popolo del Brachetto: gente orgogliosa di quello che fa e che vuole farlo sempre meglio.
Abbiamo sentito la voce del Consorzio, attraverso il presidente, Paolo Ricagno, e quelli di alcuni produttori: gli aspetti tecnici con Romerto Morossinotto di Bersano, quelli del marketing con Gianfranco Santero di 958 Santero, abbiamo parlato del Acqui Rosé fermo con Stefano Ricagno (Cuvage-Ricossa), di bollicine dolci e non soldi con Elio Pescarmona di Tre Secoli, di un Brachetto biologico con Maurizio Marino (Beppe Marino), delle prospettive del Brachetto rosso fermo con Andrea Botto (Pierluigi Botto) e dei mercati con Riccardo Capetta (Capetta-Duchessa Lia).
Ecco le interviste realizzate in collaborazione con il blog saporidelpiemonte.net